Sono stata ad Arco tra gli anni a visitare degli amici. Noi siamo andati a vedere la galleria civica G. Segantini che ha un’esposizione di arte contemporanea.
Tra Natale e Capodanno sono andata a trovare degli amici che abitano ad Arco, un paese al nord del lago di Garda. Il paese è carino e ha un castello da visitare. Da lì c’è una vista panoramica veramente stupenda sulle montagne e il lago.
Il centro di Arco è altrettanto suggestivo e una passeggiata qui è rilassante e molto interessante. Noi siamo andati alla galleria civica G. Segantini per fare un tuffo nella cultura moderna.
L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con Mart Museo di Trento e Rovereto.
Ma chi era Giovanni Segantini a cui è dedicata la galleria? Era un pittore nato proprio qui ad Arco nel 1858. È stato uno dei primi che ha usato la tecnica del divisionismo.
Nato in povertà e con una giovinezza un po’ precaria visto dal punto familiare lui studiò arte a Milano visitando dei corsi serali all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fece delle amicizie importanti con altri artisti e i primi riconoscimenti arrivarono all’età di 21.
Iniziò come molti pittori con il verismo per poi pian piano sviluppare una sua propria mano e distinguendosi dagli altri.
Nel 1886 vinse un premio pregiato, la medaglia d’oro ad Amsterdam. Nello stesso anno iniziò a vivere in Grigione in Svizzera e di cambiare il suo modo di dipingere, il divisionismo.
Sulla sua vita abbastanza breve esiste un film documentario di Francesco Fei.
La galleria si trova nel Palazzo Panni, un palazzo molto bello e adatto per una galleria di quel genere. L’esposizione non fa vedere solo opere di Segantini (che in verità si chiamava Segatini) ma anche di altri artisti a lui contemporanei. Viene esposto inoltre tutto su Segantini come documenti, sculture ecc. Ho trovato opere di Vittore Grubicy, che aveva un’amicizia lunga tutta la vita con il pittore, Eugenio Prati e Andrea Malfatti.
Io mi sono goduta questa passeggiata tra l’arte contemporanea. La galleria è aperta tutti i giorni tranne il lunedì. E durante i giorni festivi l’ingresso era solo di un euro.