Le Pale di San Martino in Val Venegia

Veramente volevo fare quest’escursione già d’inverno perchè in molti mi hanno consigliato la vallata con la neve ma mi è capitata di avere la possibilità di andarci adesso, a fine estate: in Val Venegia.

Un gruppo di amici o meglio di escusrionisti conoscenti mi ha chiesto di venire con loro a passare un’intera giornata nella Val Venegia. Si trova nel Trentino orientale nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Da qui una volta la repubblica della Serenissima si ha fatto portare il legno per le costruzioni delle navi e case della città veneziana.

Nella valle si trovano diverse malghe ed è famosa per la sua natura incontaminata. Il torrente Travignolo è che lo attraversa. Esso sfocia nel Aviso vicino a Predazzo e forma prima ancora un lago artificiale dello stesso nome all’altezza di Bellamonte.

Noi ci incontriamo di nuovo a un posto prestabilito perchè veniamo tutti da altre direzione. Per me ci vogliono quasi due ore per arrivare. Ma le indicazioni mi hanno aiutato di trovare quasi subito il parcheggio. Passando via Predazzo vado per Bellamonte e il passo Rolle. Passo il centro visitatori del Parco Paneveggio e trovo subito il parcheggio dove mi aspettano già alcuni del gruppo. Ma dobbiamo aspettare un’altra mezz’oretta prima di iniziare la nostra escursione.

Sono solo 15 chilometri ma programmato parecchie ore perchè si trovano delle diverse malghe sul percorso dove si può fermarsi.

Noi prendiamo il sentiero che è indicato per la malga Juribello.

Il primo stop è alla malga Venegia. Qui ci viene offerto uno spuntini a base di formaggio. Sono le 10 di mattina e una piccola merenda non ci fa del male.

Proseguendo andiamo verso la malga Venegiota. Adesso ci troviamo già a oltre 1.800 metri di altitudine – ci racconta il nostro ‘leader’ del gruppo che ha anche organizzato tutto. Stupenda anche questa malga dove ci fermiamo e abbiamo la possibilità di prendere un caffé oppure aperitivo stando seduti fuori al sole oppure all’ombra.

Al passo Rolle ci si trova la Baita Segantini dove arriviamo dopo che siamo passati sulla via forestale. Le vedute sono spettacolari! Non ci fermiamo nemeno qui allungo ma basta per delle foto veramente mozzafiato. Vorrei dire ancora due parole sulla storia della baita perchè è particolare. Fu costruita nel 1936 dall’artista Alfredo Paluselli che visse qui per ben 35 anni in solitudine. Fu costruita da una secolare tabià e creò anche il piccolo laghetto. La storia di questo artista fu messo in uno spettacolo teatrale e anche scritto un libro.

Alla malga Juribello abbiamo ancora una dimostrazione riguarda il formaggio. La malga è famosa anche per i suoi pascoli e la carne genuina e ‘pulita’. Ne prendiamo atto quando abbiamo il nostro pranzo proprio qui.

Dopo il rifugio Capanna Cervino torniamo via la malga Juribello e poi sugli stessi passi fino al parcheggio dove abbiamo lasciati le nostre macchine.

Dopo veramente tante ore che riempiono una giornata intera, dopo tanto cibo genuino, dopo una montagna di panorami mozzafiatti e altrettante chiacchiere: alla fine siamo esausti. Però abbiamo trascorso una giornata stupenda. Ci salutiamo tutti e ci facciamo appuntamente di sentirci per un’altra escursione insieme. Ma solo dopo tanto riposo prima :-D.

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