Sospeso nella Val di Rabbi

Una delle più belle escursioni dell’anno scorso è stata quella nella Val di Rabbi. Come valle laterale della Val di Sole fa parzialmente parte del Parco Nazionale dello Stelvio.

È una valle di un’unica rusticità, quasi come centinaia di anni fa, immutata, ed è ideale per le escursioni a naturalmente le vacanze immerso nella natura.
Io ci sono stata per un’escursione o meglio per un’avventura che non mi aspettavo. Perché era una giornata a sorpresa organizzata da amici miei. Siamo andati ad attraversare un ponte sospeso, un ponte tibetano. Aiuto!

Per questa sorpresa siamo andati con la macchina fino a Rabbi Fonti dove abbiamo parcheggiato. Poi abbiamo proseguito a piedi su una strada sterrata che portava le indicazioni verso la cascata di Ragaiolo e altri posti che non mi ricordo più. Attraversiamo un bellissimo bosco, il pomeriggio soleggiato e caldo qui divento un autentico piacere.

Ad un certo punto abbiamo preso un bivio sulla destra dov’era scritto qualcosa del ponte sospeso. Allora mi erano venuti i primi dubbi. Non sapevo ancora nulla.

Più o meno un’ora e qualcosa più tardi ci arriviamo e potete immaginare la mia faccia incredula quando ho visto davanti a me come unica via il ponte sospeso. Lungo, curvo, pendente in mezzo, sospeso sopra il vuoto. Io adoro i miei amici ma qualche volta volessi…. OK, comunque si deve fare del tutto (o quasi) nella vita e questo sarebbe una nuova esperienza.

Uno dopo l’altra ha attraversato il ponte, io in mezzo perché volevano essere sicuri che non mi ritirassi all’ultimo secondo. Cosi ho attraversato il ponte, che si muoveva poco, e che dopo tutto non era tanto male. Per togliermi la paura di questa sospensione ho riattraversato il ponte altre due volte. Da sola. Mi sono sentita meglio e adesso so che non avrò più questa paura di prima. Ma era veramente una prova di coraggio per me.

Abbiamo proseguito dopo facendo un giro ad anello. Per questo abbiamo costeggiato il torrente seguendo le indicazioni per il Parcheggio Plan. Dopo poco si ha ancora una bella vista sul ponte nell’aria e mi meraviglio se veramente l’ho attraversato. Da vertigini!

Molto più sicura mi sono sentita sul ponte che poco dopo attraversa il torrente Ragaiolo.

Arrivando alla segheria del Bègoi abbiamo fatto una piccolissima pausa e mangiato uno snack che avevamo portato nello zaino, prima di continuare verso la macchina. La segheria è completamente restaurata e funzionante e bella per fare delle foto chi vuole.

Si potrebbe fare anche altre cose qui. Ci sta il percorso Kneipp di San Bernardo, magari da fare dopo l’escursione per rilassare piedi e muscoli della schiena. Oppure dopo la prova di coraggio sul ponte sospeso di continuare verso la Val Cèrcen dove si dovrebbe trovare delle malghe. Magari un’altra volta vado a vedere anche le cascate del Saènt, i miei amici hanno detto che sono bellissimi.

Noi invece siamo andati a prendere un caffè e a parlare della sorpresa fattami e la mia reazione. Sono contenta che l’ho fatta e ringrazio i miei amici che mi hanno aiutato con la mia paura verso queste cose a sospeso.

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