A me piacciono le scoperte di posti e luoghi nuovi. Questa volta vi voglio parlare della Val d’Algone, dove sono stata l’anno scorso e che mi è piaciuto molto.
La valle è poco conosciuta nonostante che fa parte del Parco Naturale Adamello Brenta. Forse perché è il parco più grande del Trentino e che non è ancora esplorato tanto. Ma è inoltre riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e Geopark e riserva di biosfera. Una valle cosi deve essere protetta anche dal turismo di massa!
La valle è situata nel meridionale del gruppo della Brenta e va dal Ponte Pia al passo del Gotro. Tramite esso viene separata dalla Val d’Agola. Su una strada bianca si può penetrare nella vallata per ben 15 chilometri per arrivare alla Malga Movlina.
Ero molto affascinata dalla formazione delle rocce che vanno dal dolomitico al granito.
Io ho iniziato la mia scoperta della valle ai rifugi Ghedina e Brenta. Offre un info point riguarda il parco e la valle. Mi ha aiutato un po’ a capire dove dovevo andare. Infatti ho percorso una strada di foresta o campagna passando alcune malghe per arrivare alla malga Movlina. Da qui poi sono andata al Rifugio ai XII Apostoli. Ci ho messo più o meno – non mi ricordo bene – intorno a due ore.
Il rifugio è impressionante.. almeno a me. Sembra incollato dentro alle rocce, stesso colore, con finestre come occhi dall’alto. Qui vicino si trova una piccola chiesetta, scavata veramente dentro la roccia. La vista da qui sopra è stupenda, mozzafiato e quasi indescrivibile.
Io ero andata con un mio amico alpinista che è esperto in rampicate. Da sola non sarei forse andata se anche le persone ‘normali’, non estremisti, ci possono andare. Vorrei andare un’altra volta quest’anno ma a vedere il lago d’Agola che si trova nelle vicinanze.